venerdì 14 ottobre 2016

Girarsi dall'altra parte

Chi è iscritto alla nostra associazione e chi vi collabora da "esterno" lo fa da volontario. Una delle spinte emotive principali è il desiderio di vedere sistemato e rispettato il nostro quartiere, Villa Fiorelli. In modo particolare questo desiderio riguarda il "centro" (e baricentro) del quartiere, il nostro amato parco. Si tratta, oltre che un posto meraviglioso dal punto di vista storico, architettonico e paesaggistico, del luogo dove DA SEMPRE gli abitanti di tutte le età del quartiere si incontrano, il luogo più amato.

Chi ama sa che l'istinto ci spinge a proteggere l'oggetto del nostro sentimento. Uno dei modi per proteggere il parco di Villa FIORELLI e' pretendere che le regole di civiltà e civile convivenza vengano rispettate DA TUTTI. È' vero che, teoricamente, dovrebbe essere l'autorità pubblica ad occuparsene, ma in sua assenza i cittadini hanno il dovere di sopperire.

Dopo la premessa veniamo al fatto realmente accaduto. Pochi giorni fa, una mamma qualsiasi del quartiere prende i figli all'uscita di scuola e li porta  a giocare al parco prima di tornare a casa. Nell'area riservata ai giochi
(più che altro ciò che ne rimane) ci sono oltre trenta bambini accompagnati da nonni e genitori.
Arriva un cane di grossa taglia, libero e senza museruola, che nell'indifferenza dei suoi padroni (2 ragazzi maggiorenni) si aggira in mezzo si bambini. La mamma avvicina i padroni del cane e gli educatamente notare che l'area riservata ai cani e' un'altra e che quella dove sono i bambini e' preclusa per legge ( e per semplice buon senso) ai cani.
A questo punto reazione spropositata dei 2 padroni del cane. Urlano frasi del tipo: "fammi vedere il cartello che lo vieta" , "dimmi quale è la legge che lo vieta", "sei insensibile", " sei razzista con gli animali", "vergognati", ecc.
La mamma cerca di ribattere controllandosi anche perché i figli osservano la scena con preoccupazione, ma i toni dei due sono da esagitati e continuano con improperi mentre si allontanano.

Non è la prima volta che succede e non sarà l'ultima. Quello di garantire uno spazio adeguato alla sgambatura dei cani ma al contempo limitarne l'assoluta invadenza ( e arroganza di alcuni padroni) e' un tema al quale la ns associazione si sta dedicando e per il quale ha avanzato concrete proposte al municipio.

Quello che però ha veramente sconvolto e offeso  la mamma protagonista dell'episodio e' l'assoluta indifferenza dei presenti, che durante tutto il diverbio non hanno aperto bocca! Poi, appena i due padroni di cani se ne sono andati, il loro comportamento è' stato finalmente condannato dai soliti commenti a posteriori.

Ed ecco il tema, girarsi dall'altra parte. Se chi sta dalla parte della legge, della ragione e del buon senso non si fa sentire allora il declino sarà inevitabile. Se si lascia sola una madre che cerca di far valere i suoi e altrui diritti a litigare con due ragazzi senza intervenire, allora il declino sarà inevitabile. Se non si capisce che certi comportamenti da incivili e prevaricatori vanno contrastati mettendoci la faccia, allora il declino sarà inevitabile.

Amico lettore, se leggendo ti sei indignato almeno un po, allora forse c'è ancora una speranza.









1 commento:

  1. vivere in una comunità è scoprire di poter cooperare, comunicare, solidalizzare e non voltarsi dall'altra parte per poi parlare dei fatti ormai conclusi. Tutta la mia solidarietà a quella mamma tra le tante. Emanuela

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